11 Febbraio 2020 “Nel pomeriggio di ieri ho partecipato, insieme al Presidente della Camera dei deputati, al Presidente del Consiglio dei Ministri e ad altri rappresentanti del Governo, alle celebrazioni per il giorno del ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, svoltesi nella nostra aula legislativa.
Una cerimonia ricca di emozioni, a cui hanno preso parte – oltre a diversi esuli, ai loro familiari, ai figli e ai nipoti delle vittime e dei perseguitati – anche molti studenti provenienti da tutto il Paese.
Giovani attenti e sensibili; soprattutto curiosi di approfondire le ragioni, le dimensioni, la tragicità di quello che oggi sappiamo essere stato un genocidio di ferocia inaudita e la più grave strage di italiani compiuta in tempo di pace.
Una verità per troppo tempo nascosta, taciuta; colpevolmente dimenticata dalle Istituzioni, dagli storici e dagli organi di informazione; condannata all’oblio da un inaccettabile negazionismo antistorico, anti-italiano, anti-umano.
Una tragedia nazionale che, al pari delle guerre, dell’odio razziale, degli stermini di massa, ha annichilito ogni forma di umanità e di fronte alla quale la memoria rappresenta un’occasione di riscatto.
L’occasione per rendere giustizia ai morti delle foibe, alle centinaia di migliaia di nostri connazionali strappati dalle loro terre e dalle loro famiglie, ai bambini e a tutti gli innocenti vittime delle persecuzioni, dell’odio, dell’indifferenza.
Studiare, quindi, comprendere, ricordare, divulgare, tramandare ogni cosa, ogni pagina della nostra storia; anche quelle più dolorose e sciagurate.
La memoria è la più grande ricchezza che possiamo lasciare alle nuove generazioni, a chi verrà dopo di noi.
Una ricchezza che abbiamo il dovere di costruire con responsabilità e con onestà, senza veli o censure ideologiche.
Un patrimonio di consapevolezza e di valori che sia di antidoto ad ogni forma di violenza o di intolleranza; che sia cardine di una società sempre più aperta e democratica; che sia fondamenta di un futuro sempre più pacifico, dialogante e libero.