Il Consiglio dei ministri si è riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.
EFFICIENZA ENERGETICA
Attuazione della direttiva (UE) 2018/2002 che modifica la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica (decreto legislativo – esame preliminare) Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2018/2002 che modifica la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
Il decreto, tra l’altro:
- estende l’obbligo di risparmio energetico al periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2030;
- prevede che gli obiettivi di risparmio energetico siano raggiunti tramite regimi obbligatori di efficienza energetica e misure alternative;
- estende lo stanziamento di risorse del Programma per la Riqualificazione Energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione Centrale (PREPAC) fino al 2030, incrementando da 30 a 50 milioni annui la quota derivante dai proventi delle aste CO2;
- integra le prescrizioni per la misurazione e la fatturazione dei consumi energetici, prevedendo l’impiego di contatori e sotto-contatori leggibili da remoto a partire dal 25 ottobre 2020.
Al fine di potenziare la capacità di risparmio energetico italiana, il testo prevede, inoltre:
- la realizzazione di un sistema informatico per la gestione dei progetti;
- la ridefinizione dell’attività di monitoraggio dei consumi annui delle Pubblica Amministrazione, sfruttando il Sistema Informativo Integrato;
- l’eliminazione dell’esenzione dalla diagnosi per le imprese che sono dotate di schemi EMAS e di certificazioni ISO 14001, in quanto non rilevanti ai fini energetica e l’introduzione di sanzioni in caso di inadempimento della diffida ad eseguire le diagnosi energetiche e in caso di mancata attuazione di almeno uno degli interventi di efficienza individuati dalle diagnosi stesse;
- la ridefinizione e il rinnovo fino al 2030, con un incremento della dotazione, del Piano di informazione e formazione per l’efficienza energetica.
RICICLAGGIO DELLE NAVI
Disciplina sanzionatoria delle violazioni delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1257/2013, relativo al riciclaggio delle navi, che modifica il regolamento (CE) n. 1013/2006 e la direttiva 2009/16/CE (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo recante la disciplina sanzionatoria delle violazioni delle disposizioni del regolamento (UE) n. 1257/2013, relativo al riciclaggio delle navi, che modifica il regolamento (CE) n. 1013/2006 e la direttiva 2009/16/CE.
Le nuove norme intervengono sul profilo sanzionatorio e completano in tal modo l’attuazione del regolamento relativo al riciclaggio di navi, per il quale è già vigente la disciplina delle procedure relative all’autorizzazione per il riciclaggio delle navi, che ha come obiettivo primario la corretta gestione delle operazioni di demolizione delle navi battenti la bandiera di uno degli Stati membri dell’Unione europea, prendendo in considerazione, oltre che gli aspetti ambientali, anche le condizioni di sicurezza degli impianti di demolizione.
Il regolamento applica la Convenzione di Hong Kong del 19 maggio 2009, che mira a impedire la pratica diffusa di demolire le navi battenti bandiera di uno degli Stati membri dell’Unione europea in alcuni Paesi del sud-est asiatico, in siti privi delle più elementari norme di protezione ambientale e di sicurezza per i lavoratori, con un tasso elevato di incidenti, rischi sanitari e inquinamento di vasta portata.
Il decreto, oltre a introdurre un valido deterrente per le violazioni, forma strumento utile a incoraggiare gli investimenti, con la creazione di distretti industriali in zone marittime portuali dedicati alla demolizione navale.
ILLECITI AGRO-ALIMENTARI
Nuove norme in materia di illeciti agro-alimentari (disegno di legge)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, e del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova, ha approvato un disegno di legge recante nuove norme in materia di illeciti agro-alimentari. Il testo interviene sul codice penale e sulla legislazione speciale del settore agro-alimentare, con riguardo alla tutela penale della salute pubblica e della sicurezza degli alimenti, nonché in materia di frode nel commercio di prodotti alimentari.
Il testo interviene sul codice penale e sulla legislazione speciale del settore agro-alimentare, con riguardo alla tutela penale della salute pubblica e della sicurezza degli alimenti, nonché in materia di frode nel commercio di prodotti alimentari. Tra gli obiettivi principali:
- la riorganizzazione sistematica della categoria dei reati in materia alimentare, per garantire l’effettiva tutela dei beni giuridici di riferimento, che richiedono spesso anche l’anticipazione delle incriminazioni già alla soglia del rischio, nonché l’elaborazione di un sistema di intervento a tutele crescenti;
- la rielaborazione del sistema sanzionatorio contro le frodi alimentari, con la finalità di offrire risposte concrete e differenziate in ragione dell’effettivo grado di offensività delle condotte;
- la sistemazione organica per l’intero settore dei reati in materia alimentare della responsabilità delle persone giuridiche.
Il provvedimento detta una disciplina più compiuta in relazione alla produzione e alla commercializzazione di alimenti che non costituiscono un pericolo immediato ed imminente, ma tendono a manifestare la propria pericolosità nel medio e lungo periodo e rielabora l’ambito di tutela penale contro le frodi alimentari, con particolare riferimento alla emergente realtà di organizzazioni complesse ed alla responsabilità delle persone giuridiche che sono divenute ormai, nella dimensione allargata degli scambi commerciali, il principale referente criminologico, così da aprire la strada a nuove fattispecie incriminatrici, differenziate sia a livello normativo-precettivo che a livello sanzionatorio in ragione dell’effettivo grado di offensività.
DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale di Pizzo (Vibo Valentia) e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una Commissione di gestione straordinaria.
Inoltre, su proposta dello stesso Ministro, in considerazione della necessità di completare l’azione di ripristino dei principi di legalità all’interno delle amministrazioni comunali, il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga per sei mesi dei provvedimenti di scioglimento dei Consigli comunali di Casabona (Crotone) e di Crucoli (Crotone).
PIANI STRALCIO DI BACINO
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, ha deliberato l’approvazione della variante 2016 al Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico del bacino dei fiumi Marecchia e Conca (P.A.I.).
NOMINE
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato di proporre al Presidente della Repubblica l’adozione del decreto di nomina del dott. dott. Filippo ANASETTI a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL), in rappresentanza della categoria “lavoratori dipendenti”, sulla base della designazione dell’Unione generale del lavoro (UGL) trasmessa con nota del Presidente del CNEL.
MOVIMENTO DI PREFETTI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha deliberato il movimento di Prefetti riportato nella tabella seguente.
dott.ssa Silvana RICCIO
è collocata fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, ai fini del conferimento dell’incarico di Commissario Straordinario del Governo per la gestione del fenomeno delle persone scomparse, cessando dalla disposizione con incarico ai sensi della legge 30 dicembre 1991, n. 410
dott.ssa Francesca CANNIZZO
da Ispettore Generale di Amministrazione, è collocata a disposizione con incarico ai sensi dell’articolo 237 del d.P.R. n. 3 del 1957
dott. Fabio CARAPEZZA GUTTUSO
è collocato a disposizione ai sensi della legge 30 dicembre 1991, n. 410, cessando dalla posizione di fuori ruolo presso il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo
dott. Iginio OLITA
da Verbano-Cusio-Ossola, assume le funzioni di Prefetto di Alessandria
dott. Angelo SIDOTI
nominato prefetto, assume le funzioni di Prefetto di Verbano-Cusio-Ossola
dott. Vincenzo CALLEA
nominato prefetto, assume le funzioni di Prefetto di Isernia
dott.ssa Amalia DI RUOCCO (dirigente generale di P.S.)
nominata prefetto, è collocata a disposizione con incarico ai sensi della legge 30 dicembre 1991, n. 410