14.09.2020 “Oggi è una giornata importante e a lungo attesa. Gli istituti scolastici ricominciano ad accogliere i loro studenti che dall’inizio dell’emergenza sanitaria non avevano più potuto farvi rientro.
Sono stati mesi molto difficili quelli trascorsi. I nostri ragazzi e le nostre ragazze si sono dovuti confrontare con una situazione inedita sia dal punto di vista formativo che sociale. La didattica a distanza ha tentato di colmare almeno in parte il vuoto che si era creato nelle aule e in tutta la comunità scolastica: quel complesso di relazioni e contatti preziosi che si instaurano a scuola, in anni decisivi per la crescita di ciascuno.
Un percorso didattico che è dovuto cambiare all’improvviso e dal quale purtroppo, per vari motivi, sono rimasti esclusi tanti, troppi giovani, con l’acuirsi di inaccettabili diseguaglianze.
Occorre dunque, in occasione della ripresa, fare tesoro dell’esperienza sinora maturata in modo che in futuro non siano più messi a repentaglio – anche di fronte a nuove emergenze – principi e diritti garantiti dalla Costituzione.
La scuola deve essere al centro dell’agenda politica. È dalla sua vitalità, dalla sua qualità che dipende il futuro del Paese. Solo in questo modo potremmo restituire all’istruzione scolastica il suo valore: quello di strumento indispensabile per la costruzione di una società migliore e più coesa.
Ripartire dalla scuola significa far ripartire tutto il nostro Paese.
Sono consapevole che questo riavvio non sarà agevole. Che molte sono le difficoltà, i rischi e le incognite legate all’andamento del contagio.
Ma sono al tempo stesso certo dell’impegno di tutti affinché sia garantito il pieno esercizio del diritto all’istruzione.
Ai giovani e giovanissimi studenti, agli insegnanti, ai dirigenti e a tutto il personale scolastico rivolgo, quindi, il mio migliore augurio per l’anno scolastico“.