Controlla il tuo udito” (Check your hearing) è stato lo slogan dell’edizione 2019 della Giornata mondiale dell’udito promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) il 3 marzo 2019.
Molte sono infatti le persone che vivono con un abbassamento dell’udito non identificato mentre controllarsi è il primo passo per affrontare il problema.
Secondo l’Oms oltre il 5% della popolazione mondiale, circa 466 milioni di persone, ha una riduzione dell’udito che incide sulla qualità della vita. Le stime indicano che entro il 2050 oltre 900 milioni di persone (ovvero 1 su 10) avrà una perdita uditiva disabilitante. La metà di tutti i casi di ipoacusia può essere prevenuta, attraverso misure di sanità pubblica.
Questi i messaggi:
Tutte le persone dovrebbero controllare di tanto in tanto l’udito, specialmente quelli che sono a più alto rischio, come gli adulti sopra i 50 anni, quelli che lavorano in luoghi rumorosi, quelli che ascoltano musica ad alto volume per lunghi periodi di tempo e quelli che hanno già problemi all’orecchio
I servizi per l’identificazione e l’intervento precoce su patologie all’orecchio dovrebbero essere resi disponibili attraverso il sistema sanitario.
Breve statistica:
La prevalenza di problemi nell’udito è più alta fra coloro che riferiscono molte difficoltà economiche (29%) rispetto a coloro che non ne hanno (16%), tuttavia fra primi solo 2 persone su 10 correggono il difetto con un apparecchio acustico, mentre fra le persone senza difficoltà economiche il ricorso all’apparecchio acustico riguarda 3 persone su 10
Fra le persone con basso livello di istruzione, che hanno la licenza elementare, la prevalenza di deficit uditivo è più alta (25% )rispetto a quanto si osserva fra le persone con titolo di studio più alto (14%); tuttavia il ricorso all’ausilio è meno frequente fra le persone meno istruite.