19.04.2021 –“ Rivolgo un saluto a studenti, docenti, dirigenti scolastici, educatori, amministratori locali e a tutti coloro che partecipano alla cerimonia di inaugurazione della Settimana Civica, organizzata dal Coordinamento nazionale enti locali per la pace e i diritti umani.
Esprimo tutto il mio apprezzamento sincero per questo progetto di educazione civica che riprende un messaggio dell’allora Cardinale Jorge Bergoglio a Buenos Aires.
Essere “popolo” significa operare come una comunità che condivide un nucleo di valori e si impegna per il perseguimento del bene collettivo.
L’educazione civica contribuisce appunto al processo di costruzione del popolo, anzitutto attraverso la conoscenza e la riflessione sui principi della Costituzione e la loro declinazione concreta.
Ma anche attraverso la consapevolezza che la democrazia e la convivenza civile nel nostro Paese sono conquiste non scontate, che vanno coltivate, condivise e protette quotidianamente.
È così che i giovani possono diventare cittadini leali ed informati, in grado di esercitare i propri diritti e doveri, capaci di partecipare attivamente alla vita civile e democratica e contribuire così a rendere migliore il Paese.
Il vostro progetto mi ha richiamato alla memoria le parole pronunciate da uno dei più autorevoli padri costituenti, Pietro Calamandrei, in uno dei suoi ultimi interventi, il “Discorso ai giovani sulla Costituzione”. In quella occasione, egli si appellava giustamente ai giovani affinché partecipassero alla vita politica e contribuissero al progresso della società, ricordando loro che “sulla libertà bisogna vigilare, dando il proprio contributo alla vita politica, impegnandosi quotidianamente a costruire la democrazia”. Sottolineava che “la scuola a lungo andare è più importante del Parlamento e della Magistratura e della Corte costituzionale”, perché “crea le coscienze dei cittadini”.
Alla luce di queste parole, emerge ancora più nitida l’importanza del percorso formativo e dell’approfondimento dei valori di cittadinanza. Sono convinto che l’educazione civica sia tanto più rilevante a fronte dell’emergenza sanitaria che ha impattato e sta impattando in misura fortissima proprio sui giovani.
Penso ai ragazzi e alle ragazze che hanno dovuto rinunciare per una parte del precedente anno scolastico e di quello in corso al confronto in aula con i docenti e con i propri coetanei. A giocare, studiare insieme, a svolgere attività sportiva.
Il vostro progetto richiama pertanto anche le Istituzioni ad un impegno quotidiano e costante per la scuola e per gli studenti.
La Camera, posso assicurarlo, sta facendo la sua parte non soltanto attraverso le leggi, ma anche mediante un’apertura crescente ai cittadini più giovani, ai quali sono destinate specifiche iniziative riportate nel Portale giovani.camera.it, come le giornate di formazione a distanza e i concorsi.
Confido che queste occasioni di ascolto e interazione tra Istituzioni e giovani possano moltiplicarsi e possano realizzare il loro obiettivo: diffondere i valori e i contenuti della Costituzione, contribuire a formare coscienza civica, far sentire i ragazzi protagonisti nella nostra comunità.
Con questo auspicio, e ringraziandovi per l’attenzione che avete inteso rivolgermi, vi invio il mio saluto più cordiale.