Per la prossima generazione del programma Erasmus+, uno dei principali obiettivi del Parlamento è che un maggior numero di giovani prenda parte ai diversi programmi di mobilità per l’apprendimento. I deputati propongono pertanto una serie di misure dettagliate per eliminare tutte le barriere economiche, sociali e culturali.
Per meglio adattare il programma alle esigenze delle persone svantaggiate e aumentare la loro partecipazione, i deputati chiedono che la Commissione europea e le agenzie nazionali Erasmus elaborino un quadro europeo di inclusione e sviluppino strategie nazionali di inclusione. Propongono inoltre misure per fornire un maggiore sostegno finanziario alla mobilità, adeguare le borse di studio mensili e rivedere periodicamente il costo della vita e di soggiorno. Un altro sostegno speciale dovrebbe comprendere la formazione linguistica, il sostegno amministrativo e le opportunità di e-learning.
Per riflettere meglio queste priorità, i deputati chiedono di rivedere il bilancio di alcune azioni del programma per offrire anche al personale della scuola materna e dell’infanzia, ai giovani atleti e agli allenatori sportivi la possibilità di partecipare a programmi di mobilità. Anche gli scambi di formazione professionale, soprattutto nelle regioni frontaliere, dovrebbero essere una priorità del nuovo programma e disporre di un bilancio più consistente.
La sinergia con gli altri programmi dell’Unione consentirà a molte iniziative di qualità, che attualmente non possono essere finanziate nell’ambito Erasmus, di beneficiare di finanziamenti combinati per integrare l’adeguamento delle borse di studio, dei trasporti e del costo della vita per gli studenti svantaggiati o per finanziare nuovi progetti.
La risoluzione legislativa è stata approvata con 527 voti a favore, 30 contrari e 48 astensioni.
sIl relatore Milan ZVER (PPE, SI) ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è quello di rendere il nuovo programma Erasmus+ più facile da utilizzare e inclusivo, accessibile ed equo per tutti i gruppi di giovani e adulti, indipendentemente dalla loro situazione economica e da altre circostanze. Erasmus+ non solo consente ai partecipanti di studiare e formarsi all’estero, ma contribuisce anche a rafforzare l’identità europea e a migliorare le opportunità di lavoro. Fornisce ai partecipanti le conoscenze e le competenze per arricchire la loro vita personale e professionale. Credo che investire in Erasmus significhi investire nel futuro dell’Unione europea. Invito nuovamente la Commissione europea e gli Stati membri a sostenere un triplice aumento del bilancio in sede di negoziati.”