13 Giugno 2019 – Nel contesto delle iniziative volte ad individuare tutti i profili connessi alla nuova tecnologia 5G, oggetto di costante attenzione del Presidente del Consiglio, sia sul piano legislativo (completamento della direttiva NIS sulla sicurezza cibernetica) che delle opportunità di progresso e sviluppo sociale ed economico, sono state avviate interlocuzioni istituzionali dirette ad acquisire elementi in merito.
In tal senso, considerato il ruolo fondamentale dell’Autorità giudiziaria nella direzione delle investigazioni anche di natura tecnica, in data odierna il Presidente del Consiglio ha incontrato il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, acquisendo elementi di interesse sulle rilevanti problematiche poste dalla nuova tecnologia 5G e sul considerevole impatto che essa rischia di avere sulle indagini penali.
Dal colloquio sono scaturiti spunti di riflessione interessanti che saranno oggetto di approfondimento con i Ministeri di Giustizia, Interno e dello Sviluppo Economico e con il necessario coinvolgimento degli operatori del settore delle telecomunicazioni, allo scopo di completare il quadro delle misure legislative a tutela degli interessi nazionali connessi alla tecnologia 5G che, pur rappresentando una grande opportunità per il Paese, necessita di specifiche attenzioni per garantire che il quadro delle tutele dei diritti e degli strumenti per l’accertamento dei reati non risulti depotenziato.
Al termine dell’incontro il Presidente del Consiglio ha salutato i magistrati della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, augurando loro buon lavoro, nella consapevolezza che la lotta alla criminalità organizzata anche transnazionale e al terrorismo rappresenta un impegno ineludibile nei confronti dei cittadini e della comunità internazionale.