Vittime della strada: MALEGenova (+37), Bari (+24) e Brescia (+22), BENE Modena e Foggia (-18), Cuneo e Trapani (-16)
Obiettivo europeo 2020 raggiunto a:
Agrigento, Barletta-Andria-Trani, L’Aquila, Campobasso, Taranto e Terni
Indice mortalità più alto:
Sud Sardegna, Vibo Valentia, Vercelli, Benevento e Catanzaro
Indice mortalità più basso:
Milano, Monza, Rimini e Ascoli-Piceno
Roma, 10 ottobre 2019 – Nel 2018, sulle strade italiane, si sono registrati 172.553 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 3.334 decessi e 242.919 feriti. Rispettivamente 472 incidenti, 9 morti e 665 feriti, in media, ogni giorno.
Le statistiche provinciali elaborate da ACI e Istat, indicano Genova “maglia nera” nella triste classifica delle morti su strada (+37 vittime, a causa del crollo del Ponte Morandi). Seguono Bari, con 24 morti in più, Brescia (+22), Messina (+19), Chieti (+15) e Vercelli (+13).
“Maglia bianca”, invece, per Modena e Foggia, dove si sono registrati 18 morti in meno. Seguono Cuneo e Trapani (-16), Asti, Caserta e Taranto (-15).
Sei province hanno già raggiunto l’obiettivo EU 2020
Mentre nel nostro Paese, rispetto al 2010, il numero dei decessi per incidente stradale è diminuito, in media, solo del 19%, Agrigento è tra le pochissime province italiane che hanno già raggiunto l’obiettivo EU di ridurre del 50%, entro il 2020, i morti per incidente stradale.
Agrigento ha fatto registrare, ad oggi, un calo del 78%. Le altre province che hanno raggiunto questo importante obiettivo sono: Barletta-Andria-Trani (-66%), L’Aquila e Campobasso (-52%), Taranto (-51%) e Terni (-50%).
Indice di mortalità
Sud Sardegna (6,5 morti per 100 incidenti), Vibo Valentia (6,2), Vercelli (6), Benevento (5,3) e Catanzaro (5,1) sono le province in cui l’indice di mortalità è risultato più elevato (in media 1,9 morti ogni 100 incidenti). In altre 12 province (Aosta, Sondrio, Rieti, Frosinone, Chieti, Caserta, Foggia, Potenza, Matera, Cosenza, Crotone, Enna) l’indice supera il valore di 4 morti ogni 100 incidenti, risultando (oltre Oristano), più che doppio rispetto alla media nazionale.
Milano, Monza, Rimini e Ascoli-Piceno, invece, sono le province in cui gli incidenti sono meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, risulta inferiore ad 1 morto ogni 100 incidenti.