19.03.2022 “Vent’anni fa le Nuove Brigate Rosse uccidevano Marco Biagi. Il suo omicidio faceva parte di un disegno folle, volto ad esasperare le contrapposizioni ed il conflitto sociale e a sabotare la ricerca, faticosa ma sempre produttiva, di soluzioni quanto più possibile condivise, colpendo chi, come lui, era attivamente impegnato nel processo di ristrutturazione e modernizzazione del mondo del lavoro.
Il terrorismo, con la sua cieca e sterile violenza, non è però riuscito nell’intento di cancellare le idee e l’impegno di Marco Biagi. Un uomo del dialogo e del confronto, capace di intercettare i punti di intesa tra le diverse prospettive all’interno del mondo del lavoro senza mai rinunciare a promuovere una visione autenticamente riformista.
Ricordando Marco Biagi ricordiamo l’importanza di affrontare i temi legati al lavoro, alla precarietà e alla giustizia sociale secondo una visione aperta e senza veti ideologici. Un impegno imprescindibile che richiede una profonda adesione a quei valori di solidarietà che ispirarono il pensiero di Biagi e che sono alla base della nostra Costituzione”.