19.03.2021 – “Il 19 marzo del 2002 le Nuove Brigate Rosse assassinarono Marco Biagi. Giuslavorista e professore, aveva la capacità di praticare, pur nella contrapposizione delle idee e delle posizioni, il metodo del dialogo costruttivo il cui obiettivo ultimo era sempre e comunque il bene dei cittadini e la ricomposizione delle fratture sociali.
Fu proprio la sua ambizione di mediare e di intercettare i punti di intesa tra le diverse prospettive all’interno del mondo del lavoro a provocare la reazione scellerata della lotta armata che vedeva in lui un pericoloso ostacolo alla strategia del terrore.
Sono convinto che il modo migliore per rendere omaggio a Marco Biagi sia ribadire come i temi di interesse della collettività debbano essere sottratti alla contrapposizione ideologica ad oltranza. La sua lezione è quella del dialogo e del confronto, che non può restare ostaggio di pregiudizi o di veti contrapposti”.