Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.
PROROGA DI TERMINI, ORGANIZZAZIONE DELLA P.A. E INNOVAZIONE
Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica.
Le disposizioni approvate prevedono, tra l’altro, la proroga al 31 dicembre 2021 della transizione verso il mercato libero dell’energia, l’estensione al 31 dicembre 2021 dei termini per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione, la proroga fino al 31 dicembre 2020 del cosiddetto “bonus verde” sulle spese sostenute per gli interventi di sistemazione di giardini, terrazze e parti comuni di edifici condominiali, il rinvio al 31 luglio 2020 dell’adeguamento delle tariffe autostradali, la proroga della durata di stati di emergenza già dichiarati e della scadenza della presentazione di atti relativi alle quantificazioni dei danni subiti a causa di calamità naturali.
Infine, si introducono norme relative alle assunzioni di personale da parte delle province e delle città metropolitane e nelle forze di polizia, in materia di concessioni autostradali, nonché in materia di innovazione tecnologica.
INTERCETTAZIONI
Disposizioni urgenti in materia di intercettazioni (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di intercettazioni.
Tra le altre misure, il testo prevede:
- una innovativa disciplina della conservazione e della consultazione, in forme telematiche, dei dati relativi alle intercettazioni nell’apposito archivio informatico che sarà gestito sotto la diretta vigilanza del Procuratore della Repubblica;
- una rigorosa normativa in materia di intercettazioni mediante l’utilizzo di captatori informatici (c.d. trojan);
- l’introduzione di un meccanismo, non obbligatorio, di acquisizione giudiziale anticipata delle intercettazioni nel corso delle indagini preliminari e, ove tale meccanismo non sia attivato dalle parti, una selezione delle intercettazioni rilevanti ed utilizzabili in sede di chiusura delle indagini preliminari;
- il dovere di vigilanza del pubblico ministero affinché non siano trascritte in sede di verbalizzazione conversazioni o comunicazioni contenenti espressioni lesive della reputazione delle persone o quelle che riguardano dati personali definiti sensibili dalla legge, sempre che non si tratti di intercettazioni rilevanti ai fini delle indagini, in luogo della selezione da parte della polizia giudiziaria delle intercettazioni non utilizzabili;
- il completamento del percorso di sostanziale parificazione ai delitti di criminalità organizzata, almeno per quanto attiene alla disciplina delle intercettazioni, dei delitti contro la pubblica amministrazione commessi da pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio.
Il testo prevede, infine, la proroga dell’entrata in vigore della nuova normativa al prossimo 29 febbraio.
RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE IN MATERIA FISCALE
Attuazione della direttiva (UE) 2017/1852, del Consiglio, del 10 ottobre 2017, sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell’Unione Europea (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2017/1852, del Consiglio, del 10 ottobre 2017, sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell’Unione Europea.
Con la direttiva si intende creare un ambiente più favorevole per le imprese e per chi svolge attività transfrontaliera, riducendo costi di conformità e oneri amministrativi e, di conseguenza, promuovere gli investimenti e stimolare la crescita.
Per rafforzare la certezza del diritto in materia fiscale, la direttiva istituisce un meccanismo efficace, vincolante e obbligatorio di risoluzione delle controversie tra Stati membri che possono derivare dall’interpretazione e dall’applicazione di accordi e convenzioni per l’eliminazione della doppia imposizione, attraverso una procedura amichevole in combinazione con una fase arbitrale, con una scadenza chiaramente definita e un obbligo di risultato per tutti gli Stati membri.
USO DI SOSTANZE PERICOLOSE NELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE
Attuazione della direttiva (UE) 2017/2102 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2017, recante modifica della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro dell’ambiente Sergio Costa, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2017/2102 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2017, recante modifica della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
La direttiva uniforma le norme in materia, in modo da evitare ostacoli agli scambi e distorsioni della concorrenza dovuti alle diversità delle legislazioni degli Stati membri dell’Unione e introduce modifiche alla normativa precedente, in modo da garantire una maggiore e più efficace tutela della salute umana attraverso la riduzione della quantità di sostanze pericolose utilizzate nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e, comunque, un loro migliore recupero e uno smaltimento ecologicamente corretto.
REVISIONE DEI RUOLI DELLE FORZE DI POLIZIA E DEI RUOLI E DELLE CARRIERE DELLE FORZE ARMATE
1) Disposizioni integrative e correttive, a norma dell’articolo 1, commi 2 e 3, della legge 1 dicembre 2018, n. 132, al decreto legislativo 29 maggio 2017 n. 95, recante disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (decreto legislativo – esame definitivo)
2) Disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate ai sensi dell’articolo 1, commi 2, lettera a), 3, 4, e 5, della legge 1° dicembre 2018, n. 132 (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Fabiana Dadone, ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi che, in attuazione della legge 1° dicembre 2018, n. 132, introducono disposizioni integrative e correttive in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia, nonché disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate.
I due testi, nel rispetto del principio della equiordinazione per il Comparto sicurezza-difesa, intendono realizzare un miglioramento della funzionalità complessiva dell’organizzazione delle Forze di polizia e delle Forze dell’ordine, attraverso l’ampliamento delle opportunità di progressione in carriera del personale; la valorizzazione della professionalità, da raggiungersi anche grazie alla modifica della disciplina sui corsi di formazione iniziale e sui titoli di studio per l’accesso e, inoltre, la rivisitazione dei requisiti di condotta attraverso un allineamento alle disposizioni del codice dell’Ordinamento militare.
Particolare tutela è riservata alle donne in stato di gravidanza che partecipano ai concorsi pubblici per il reclutamento. Si prevede, in particolare, che in caso d’impossibilità di essere sottoposte agli accertamenti per l’idoneità fisico-psico-attitudinale, siano ammesse d’ufficio, anche in deroga, per una sola volta, ai limiti di età, a svolgere i predetti accertamenti nell’ambito del primo concorso utile successivo alla cessazione dello stato di gravidanza.
I due testi, modificati a seguito dell’espressione dei pareri delle competenti Commissioni parlamentari, consentono di intervenire anche sulle dotazioni organiche complessive delle Forze di polizia attraverso una loro eventuale rideterminazione, in ragione delle aggiornate esigenze di funzionalità e della loro consistenza effettiva alla data del 1° gennaio 2019, ferme restando le facoltà assunzionali autorizzate e non esercitate alla medesima data.
DISCIPLINA DEGLI ALLOGGI DI SERVIZIO NELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 15 novembre 2006, n. 314, sulla disciplina dell’assegnazione e della gestione degli alloggi di servizio per il personale dell’Amministrazione penitenziaria (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che introduce modifiche al decreto del Presidente della Repubblica del 15 novembre 2006, n. 314, sulla disciplina dell’assegnazione e della gestione degli alloggi di servizio per il personale dell’amministrazione penitenziaria.
Il regolamento interviene sulla determinazione del canone di occupazione degli alloggi assegnati in concessione onerosa stabilendo che, per la determinazione dei canoni degli immobili ubicati nei centri storici di tutti i Comuni, si faccia riferimento al valore minimo di mercato calcolato sulla base delle ultime rilevazioni semestrali pubblicate dalla banca dati delle quotazioni immobiliari dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate.
Viene inoltre previsto che i titolari di una concessione nei centri storici di tutti i comuni hanno, solo alla prima scadenza, diritto di prelazione ai fini della riassegnazione dell’alloggio, salvo l’accertamento, da parte dell’Amministrazione, che ragioni di servizio nel frattempo sopravvenute non comportino il diritto all’assegnazione dell’immobile a titolo gratuito.
PROTEZIONE DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
Regolamento recante modifiche al d.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, in attuazione dell’articolo 22 della legge 7 aprile 2017, n. 47, recante misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati.
Il testo, in attuazione della legge 7 aprile 2017, n. 47, modifica e integra la disciplina regolamentare vigente, con particolare riferimento al rilascio dei permessi di soggiorno e della conversione degli stessi al raggiungimento della maggiore età.
Si semplificano le tipologie di permesso di soggiorno destinate ai minori stranieri non accompagnati, stabilendo che al minore è rilasciato un permesso “per minore età”, salvo che sia affidato o posto sotto la tutela di un cittadino italiano o straniero regolarmente soggiornante con il quale conviva, caso in cui sarà rilasciato un permesso “per motivi familiari”. Entrambe le tipologie di permesso consentono comunque di svolgere attività lavorativa e formativa finalizzata all’accesso al lavoro. Al compimento della maggiore età, ai titolari dei permessi di soggiorno si applicano le disposizioni di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, sulla possibilità di conversione del permesso di soggiorno.
PROVVEDIMENTI DI PROTEZIONE CIVILE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ai sensi dell’articolo 1, comma 427, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) ha deliberato l’assegnazione e la ripartizione delle risorse finanziarie stanziate dall’articolo 1, comma 1028, della legge 30 dicembre 2018 n. 145 (legge di bilancio 2019), per permettere l’avvio immediato e la realizzazione degli investimenti strutturali ed infrastrutturali urgenti finalizzati esclusivamente alla mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico, nonché all’aumento del grado di resilienza delle strutture ed infrastrutture individuate dai Commissari delegati nominati a seguito di deliberazioni del Consiglio dei ministri di dichiarazione di stato d’emergenza ancora in corso alla data di entrata in vigore della stessa legge di bilancio ovvero nei casi in cui alla stessa data lo stato d’emergenza sia terminato da non oltre sei mesi.
Oltre 29 milioni di euro sono stati destinati alle Regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia e Veneto interessate da particolari eventi meteorologici o calamitosi nel 2018.
Oltre 63 milioni di euro sono stati destinati, inoltre, alle imprese agricole danneggiate dagli eventi calamitosi negli anni dal 2013 al 2018 individuati dal competente Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Le risorse sono destinate alle Regioni Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Toscana, Veneto.
Infine, il Consiglio dei ministri ha deliberato:
- la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell’evento sismico che ha colpito il giorno 9 dicembre 2019 il territorio dei comuni di Barberino del Mugello, di Borgo San Lorenzo, di Dicomano, di Firenzuola, di Marradi, di Palazzuolo sul Senio, di Scarperia e di San Piero, di Vaglia e di Vecchio, ricadenti nella città metropolitana di Firenze;
- la proroga per 12 mesi dello stato di emergenza in conseguenza dell’evento sismico che ha colpito il territorio dei comuni di Aci Bonaccorsi, di Aci Catena, di Aci Sant’Antonio, di Acireale, di Milo, di Santa Venerina, di Trecastagni, di Viagrande e di Zafferana Etnea, in provincia di Catania, il giorno 26 dicembre 2018.
ELEZIONI SUPPLETIVE DEL SENATO – COLLEGIO UNINOMINALE CAMPANIA 7
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha individuato nel prossimo 23 febbraio la data per lo svolgimento delle elezioni suppletive per il collegio uninominale Campania 7 del Senato della Repubblica.
Il Governo proporrà pertanto tale data al Presidente della Repubblica, che indirà con proprio decreto i comizi elettorali.
DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi dei Consigli comunali di San Giorgio Morgeto (RC) e Scanzano Jonico (MT), e il contestuale affidamento dell’amministrazione di ciascun ente a una Commissione di gestione straordinaria.
SISTEMA SANITARIO NAZIONALE – REGIONE CAMPANIA
Il Consiglio dei Ministri, a norma dell’articolo 1, commi 2 e 3, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, in conseguenza delle verifiche positive sullo stato degli adempimenti al piano di rientro, ha deliberato l’autorizzazione all’erogazione, in favore della Regione Campania, di 603,9 milioni di euro a titolo di anticipazione delle risorse disponibili a valere sulle spettanze regionali residue a titolo di finanziamento del Servizio sanitario nazionale fino a tutto l’anno 2017 compreso, fatti salvi eventuali conguagli e ferma restando la facoltà di recupero prevista dall’articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 154.
NOMINE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato di proporre al Presidente della Repubblica l’adozione del decreto di nomina del dott. Gianluca BIANCO a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL) – in rappresentanza della categoria “lavoratori dipendenti”, in sostituzione del dott. Roberto BENAGLIA, sulla base della designazione della Confederazione italiana sindacati lavoratori trasmessa con nota del Presidente del CNEL.
NOMINE E MOVIMENTO DI PREFETTI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha deliberato le nomine e il movimento di Prefetti di cui alla seguente tabella.
dott.ssa Antonia BELLOMO da Prefetto di Taranto, assume le funzioni di Prefetto di Bari
dott. Demetrio MARTINO da Prefetto di Matera, assume le funzioni di Prefetto di Taranto
dott. Rinaldo ARGENTIERI nominato prefetto, assume le funzioni di Prefetto di Matera
dott.ssa Cinzia Teresa TORRACO da Prefetto di Grosseto, assume le funzioni di Prefetto de L’Aquila
dott. Fabio MARSILIO assume le funzioni di Prefetto di Grosseto, cessando dalla posizione di fuori ruolo presso il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica
dott.ssa Silvana RICCIO è collocata a disposizione con incarico ai sensi della legge 30 dicembre 1991, n. 410, cessando dalla posizione di fuori ruolo presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
dott. Riccardo Paolo Carmelo Antonio CARPINO è collocato a disposizione con incarico ai sensi della legge 30 dicembre 1991, n. 410, cessando dall’aspettativa ai sensi dell’art. 23-bis del decreto legislativo n. 165/2001