Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.
EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA
Attuazione della direttiva (UE) 2018/410 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2018, che modifica la direttiva 2003/87/CE per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/2392 relativo alle attività di trasporto aereo e alla decisione (UE) 2015/1814 del Parlamento europeo e del Consiglio del 6 ottobre 2015 relativa all’istituzione e al funzionamento di una riserva stabilizzatrice del mercato (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2018/410 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2018, che modifica la direttiva 2003/87/CE per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/2392 relativo alle attività di trasporto aereo e alla decisione (UE) 2015/1814 del Parlamento europeo e del Consiglio del 6 ottobre 2015 relativa all’istituzione e al funzionamento di una riserva stabilizzatrice del mercato.
Il testo fissa un tetto alla quantità totale di alcuni gas serra che possono essere emessi dagli impianti che rientrano nel sistema EU-ETS e prevede la possibilità che le imprese ricevano o acquistino quote di emissione che, se necessario, possono scambiare. Lo scambio crea flessibilità e garantisce che le riduzioni delle emissioni avvengano quando sono più convenienti. Tale sistema contribuisce in maniera significativa al conseguimento dell’obiettivo posto dall’Europa di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 40 % nel 2030 rispetto alle emissioni del 1990.
NORME SUI PRODOTTI IN CUOIO, PELLE E PELLICCIA
Disposizioni in materia di utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e di quelli da essi derivati o loro sinonimi e la relativa disciplina sanzionatoria ai sensi dell’articolo 7 della legge 3 maggio 2019, n. 37 – Legge europea 2018 (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, ha approvato, in esame definitivo, uno schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e di quelli da essi derivati o loro sinonimi e la relativa disciplina sanzionatoria ai sensi dell’articolo 7 della legge 3 maggio 2019, n. 37 – Legge europea 2018.
Il decreto contiene disposizioni che riguardano esclusivamente i requisiti essenziali di composizione che i prodotti e i manufatti con essi fabbricati devono soddisfare per poter essere immessi sul mercato. L’obiettivo è quello di avere una chiara e univoca indicazione dei materiali utilizzati e di eliminare potenziali ostacoli al buon funzionamento del mercato.
L’attività di accertamento delle eventuali violazioni sarà svolta, nell’ambito delle ordinarie attività istituzionali, dalle Camere di commercio, dall’Agenzia delle dogane (limitatamente alle fattispecie relative all’immissione in libera pratica dei prodotti), dalla Guardia di finanza e dalla polizia giudiziaria, mentre il Ministero dello sviluppo economico curerà l’attività di monitoraggio e coordinamento delle disposizioni.
Tra le condotte che saranno punite sono ricomprese la mancanza di etichetta o contrassegno e l’utilizzo di etichetta o contrassegno non conforme ai requisiti richiesti.
INFORMATIVE
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, ha svolto una informativa al Consiglio dei Ministri in merito a uno schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di attuazione del comma 1-ter, dell’articolo 2, del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, relativo alle norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni.
Il provvedimento, facendo seguito al decreto “liquidità” (decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23), che già consentiva al Governo di esercitare i poteri speciali nei settori di cui all’articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2019/452 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 marzo 2019, individua, all’interno di tali settori, gli specifici beni e rapporti di rilevanza strategica per l’interesse nazionale.
In particolare, tali beni e rapporti sono individuati nell’ambito dei seguenti settori: energia; acqua; salute; archiviazione, accesso e controllo di dati e informazioni sensibili; infrastrutture elettorali; settore finanziario, compreso quello creditizio e assicurativo e infrastrutture dei mercati finanziari; intelligenza artificiale, robotica, semiconduttori, cybersicurezza, nanotecnologie e biotecnologie; infrastrutture e tecnologie aerospaziali non militari; approvvigionamento di fattori produttivi critici in ambito siderurgico e del settore agroalimentare; prodotti a duplice uso (civile e militare).
Lo schema sarà trasmesso alle competenti Commissioni parlamentari per il prescritto parere.
NOMINE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, visto il parere favorevole espresso dal Consiglio degli Avvocati e Procuratori dello Stato nella seduta del 20 maggio 2020, ha deliberato rinnovo dell’incarico di Vice Avvocato Generale dello Stato agli Avvocati dello Stato Giuseppe Albenzio, Leonello Mariani, Marco Corsini, Vincenzo Nunziata, Massimo Salvatorelli e Gianni De Bellis.