“Cari colleghi,
vi ringrazio per essere intervenuti oggi per commemorare tutti i caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace che, dal 12 novembre del 2009, sono ricordati solennemente con questa targa nel nostro Palazzo.
Desidero rivolgere un ringraziamento particolare al Presidente Rizzo per aver proposto questa iniziativa.
Come sapete la Giornata che celebriamo oggi è stata istituita dal Parlamento nell’anniversario dell’attentato terroristico alla base militare italiana di Nassiriya, in Iraq, dove nel 2003 persero la vita 19 italiani, di cui 17 militari e 2 civili, e 9 cittadini iracheni.
Il mio pensiero commosso va oggi alle vittime di quella terribile strage e a tutti gli italiani che hanno perso la vita in altri Paesi nell’adempimento del loro dovere, così come alle loro famiglie che hanno pagato un tributo altissimo in termini di dolore e di sofferenza.
Le Istituzioni e tutta la comunità nazionale devono rinnovare un sentimento di profonda gratitudine verso queste donne e uomini che con dedizione, lontani dagli affetti, hanno reso onore al nostro Paese.
Essi incarnano lo spirito più autentico delle missioni internazionali che è, e deve restare sempre, quello di uno strumento al servizio della causa della pace.
“Ripudiare la guerra”, come prevede la nostra Carta Costituzionale, significa, soprattutto, mantenere e ripristinare la pacifica convivenza tra i popoli sulla base dei valori di democrazia, giustizia e libertà.
Ciò richiede la forza del negoziato multilaterale e dei progetti di cooperazione, le azioni di disarmo e di stabilizzazione delle aree a rischio, le misure di contrasto al terrorismo come pure il sostegno umanitario alle popolazioni coinvolte dalle crisi.
I nostri connazionali che partecipano alle missioni, mettendo a rischio la loro vita, sono dunque gli artefici di un impegno volto a garantire livelli crescenti di sicurezza globali e per giungere ad una pace diffusa, autentica e duratura.
Vi invito ad osservare un minuto di raccoglimento nel ricordo del sacrificio di tutti i caduti militari e civili nelle missioni internazionali.”