29.09.2020 – Il riaccendersi del conflitto in Nagorno Karabakh a seguito dell’escalation militare sul confine tra Armenia e Azerbaijan, con le notizie che giungono su morti e devastazione da entrambe le parti, desta grande preoccupazione nella Delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare dell’Osce, guidata da Paolo Grimoldi, che condanna la drammatica spirale di violenza anche ai danni di civili innocenti delle ultime ore e lancia l’appello per un immediato cessate il fuoco, diretto a entrambe le parti.
La Delegazione ora più che mai intende sottolineare il ruolo prezioso di mediazione e di deterrenza su entrambe le parti in conflitto che l’Osce ha sempre svolto, anche con la sua presenza fisica nei territori contesi, ed è sicura di un ritorno a breve sul posto del personale dell’Osce, per continuare a garantire, come avvenuto in passato, equilibrio e ragionevolezza nella ricerca pacifica di una soluzione negoziale. “E’ ora che in una regione di vitale importanza per la stabilità di tutta l’area centroasiatica e per gli equilibri mondiali come il Caucaso cessi il ricorso alle armi e torni al più presto il dialogo fra Armenia e Azerbaijan”, dichiara il presidente Grimoldi a nome di tutta la Delegazione. Il Presidente intende anche sensibilizzare i capi delle delegazioni di altri parlamenti in ambito Osce ad assumere una posizione comune di condanna della ripresa del conflitto fra Armenia e Azerbaijan e di invito fermo ad un immediato cessate il fuoco e di ritorno al ruolo di garanzia svolto dall’Osce.