29.01.2020 – “La strategia industriale adottata da questo governo è allarmante: sono stati bruciati 300 milioni l’anno, la flotta aerea si è ridotta e ha perso valore, le rotte e i passeggeri sono diminuiti, Alitalia vale sempre meno e costa sempre di più, con il rischio -da scongiurare davvero- che l’UE impartisca multe per eventuali e ulteriori infrazioni”. E’ quanto dichiara in una nota il Senatore della Lega, Giorgio Maria Bergesio. “Ricordiamo che Alitalia ha implicato enormi sacrifici economici agli italiani ( per la precisione 145 euro a testa, neonati compresi) e noi a qualunque costo cercheremo di proteggerla per assicurare , con dovuta serietà e progettualità, la continuità di servizio. Al momento intanto ancora non si conoscono le strategie che il governo intende adottare, né i ravvedimenti, i programmi o i costi. Si sa solo che vogliono assegnare altri 400 milioni alla compagnia, a fronte di 900 già assegnati, raggiungendo così i 147 milioni di interessi. La mancanza di chiarezza da parte del governo -incalza Bergesio- ha portato i partner industriali a dileguarsi, e stesso destino è toccato alla pantomima di Atlantia. Le responsabilità politiche sono dunque gravi ed evidenti, e si sommano a quelle gestionali. La parabola negativa di Alitalia, in sintesi, è un altro simbolo di quelle che sono le contraddizioni di questa maggioranza, che di fatto si ritrova insieme solo quando deve occupare il potere e scaldare le poltrone. Purtroppo la realtà è che la compagnia è tecnicamente fallita e anche l’incarico che è stato dato al commissario straordinario rischia di essere un fallimento annunciato. Il governo e il ministro De Micheli devono urgentemente chiarire quali sono le loro intenzioni sul futuro di Alitalia, che ogni giorno perde circa 700mila euro, e dovrebbero altresì impegnarsi a fare una politica di programmazione per il mantenimento e lo sviluppo di tutti gli aeroporti italiani. Noi come Lega – conclude Bergesio- oggi ci siamo astenuti per un senso di responsabilità è solidarietà dei lavoratori vittime di un Governo incapace di fare scelte adeguate per risolvere definitivamente la problematica Alitalia”.