6.10.2021 – In una risoluzione adottata mercoledì con 510 voti a favore, 31 contro e 141 astensioni, i deputati chiedono misure urgenti per proteggere le vittime della violenza del partner nelle cause per l’affidamento dei figli. Il testo sottolinea l’aumento della violenza coniugale durante la pandemia e la difficoltà di accesso per le vittime ai servizi di supporto e alla giustizia. Si ribadisce inoltre la richiesta del Parlamento di aggiungere la “violenza di genere” alle aree di reato elencate nei Trattati UE
Sottolineando il numero allarmante di femminicidi e infanticidi che avvengono dopo che le donne denunciano casi di violenza di genere, i deputati sottolineano che la protezione delle donne e dei bambini, e l’interesse superiore del bambino, devono avere la precedenza su altri criteri quando si stabiliscono gli accordi per la custodia dei minori e i diritti di visita.
Quando si esaminano i casi di affidamento, il bambino deve anche avere la possibilità di essere ascoltato e, nei casi in cui si sospetta la violenza del partner intimo, le udienze devono essere condotte da professionisti formati in un ambiente a misura di bambino. I bambini che hanno assistito alla violenza domestica dovrebbero essere riconosciuti come vittime della violenza di genere e ricevere una migliore protezione legale e un sostegno psicologico, dicono i deputati.
Il testo sottolinea che avere un reddito adeguato e l’indipendenza economica sono fattori chiave per permettere alle donne di lasciare le relazioni violente. I deputati chiedono agli Stati membri di proteggere e aiutare le vittime a raggiungere l’indipendenza finanziaria attraverso, tra l’altro, l’accesso ad alloggi dedicati, servizi sanitari, trasporto e sostegno psicologico. L’accesso a un’adeguata protezione legale, a udienze efficaci, a ordini restrittivi, a rifugi, a consulenze e a fondi per le vittime dovrebbe inoltre essere garantito.
La correlatrice Luisa Regimenti (PPE, IT) ha dichiarato: “La violenza del partner intimo è un problema sociale serio e spesso nascosto che causa traumi fisici e psicologici in modo sistematico. Comporta serie conseguenze per le vittime e un profondo impatto sul benessere emotivo, economico e sociale di intere famiglie. Condanniamo con la massima fermezza tutte le forme di violenza domestica e di violenza contro le donne e chiediamo alle autorità di garantire, in particolare nei procedimenti di separazione o nei casi di custodia parentale, una giustizia a misura di donna e di bambino.”
La correlatrice Elena Kountoura (La Sinistra, EL) ha dichiarato: “Il Parlamento invia un chiaro messaggio e compie passi coraggiosi e decisivi nell’affrontare la violenza di genere nell’UE. Questa relazione progressista rappresenta un passo avanti per offrire a donne e bambini vittime di violenza del partner intimo un sistema protettivo ed equo che sia dalla loro parte. Per la prima volta, non ci stiamo concentrando solo sulle donne che hanno subito abusi ma anche sulle ripercussioni della violenza sui bambini.”