Si è tenuta il 22 Febbraio 2019 a Tripoli una riunione con l’ambasciatore italiano in Libia tra
rappresentanti del Dipartimento Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, del Comando Generale
della Guardia di Finanza, del Comando generale delle capitanerie di porto, della Marina militare
italiana e i vertici della Marina e della Guardia Costiera libica, nell’ambito di un progetto del Ministero
dell’Interno italiano per la gestione integrata delle frontiere e dell’immigrazione.
Obiettivo il graduale rafforzamento delle capacità delle competenti autorità libiche in questi settori,
inclusa la lotta al traffico di migranti, nonché la ricerca e soccorso in mare. Nel dicembre 2017 è
iniziata la prima fase co-finanziata dall’UE, per un importo complessivo di 46,3 milioni di euro; il 13
dicembre 2018 è stata approvata e finanziata la fase 2, per un importo di 45 milioni di euro, fondi
versati nel Trust Fund dai c.d. Paesi del gruppo di Visegrad (Polonia Ungheria, Rep. Ceca e
Slovacchia) per 35 milioni e dalla Commissione europea per 10 milioni.
Il progetto contempla diverse componenti, rispettivamente dedicate a:
1. Sviluppo delle capacità istituzionali e riforme istituzionali delle autorità libiche responsabili della
gestione delle frontiere incluse le operazioni di ricerca e soccorso;
2. ulteriore sviluppo delle capacità operative delle autorità marittime libiche, mediante la fornitura di 4
imbarcazioni per attività di search and rescue in alto mare;
3. realizzazione dell’MRCC (Maritime Rescue Coordination Centre) a Tripoli, con contestuale e
graduale attivazione di sistemi di comunicazione e controllo lungo la fascia costiera;
4. Realizzazione di un cantiere nautico a Tripoli per la manutenzione delle imbarcazioni già donate dal
Governo italiano alla guardia costiera libica, nonché di quelle che saranno fornite nell’ambito del
progetto.
5. Attività di formazione specifica in ogni settore del personale delle Amministrazioni libiche