16 Ottobre 2019 – «La denutrizione e la malnutrizione sono due problemi di portata mondiale che, al pari della battaglia contro i cambiamenti climatici, la comunità internazionale ha il dovere di affrontare con politiche concrete e non più differibili. Non è accettabile che mentre il numero delle persone che soffrono la fame nel mondo, a causa di conflitti e carestie, sia in continuo aumento, un terzo del cibo che si produce in tutto il pianeta vada invece perso o sprecato.
«La strada giusta per fronteggiare il problema è quella della sostenibilità: occorre un impegno più incisivo nella lotta agli sprechi, nella tutela dell’ambiente, nel rispetto della biodiversità, nella sicurezza dei consumatori, nell’educazione ad uno stile di vita privo di eccessi. Le risorse alimentari del pianeta non sono infinite, bisogna tenerlo sempre a mente.
«Adottare modelli di crescita sostenibili e intervenire nei Paesi più poveri con misure straordinarie per promuoverne sviluppo e stabilità: solo così l’obiettivo fissato dall’Agenda 2030 di eliminare la fame nel mondo potrà essere conseguito. Finché ci sarà un bambino nel mondo che non avrà da sfamarsi, la coscienza dell’umanità non potrà mai dirsi a posto.‘